La scorsa Domenica sono stato al Bike show di Rimini. Un evento particolare, nuovo, pubblicizzato abbastanza bene, che mi ha tutt'altro che deluso.
Innanzitutto le dimensioni dell'area espositiva erano straordinarie, superiori anche a quelle della grande fiera del fumetto di RiminiComix che si tiene nello stesso luogo a Luglio. Ma si sa, ciò che conta è la qualità, non la quantità. Ecco, passata la zona esibizioni e superati gli stand gastronomici, ho varcato un ingresso gonfiabile con sopra l'enorme logo di uno sponsor - e mi è parso di essere entrato nel futuro.
Cosa ci aspetta nel futuro della mobilità? Di certo non i combustibili fossili, e - a quanto fa benissimo sperare ciò che ho visto - neppure i motorini. Sì, perché signore e signori, come già ben sanno i vertici di tutte le case motociclistiche e poco - grazie ai nostri onestissimi media - sapete voi, le care due ruote con motore saranno soppiantate dalle vere Due Ruote, quelle con i pedali.
Di certo se vi dico bici elettrica penserete subito alle vecchiettine spericolate con i loro bolidi dalla forma squadrata. Ecco, ripensatela. La bici elettrica del futuro è un'evoluzione della mountain bike, dal design accattivante grazie alle ridotte dimensioni del motore, dall'efficienza superiore e (al momento) dal prezzo superiore.
Questa nuova versione della bici da sterrato, che già tanti usano per fare escursioni in terreni non troppo semplici con il motore ad aiutare in maniera rilevante (ma non a sostituire) i pedali, ha un'autonomia notevole e può raggiungere velocità elevate. Pare evidente che la sua evoluzione la porterà a percorrere le strade oggi solcate dai bolidi over 60 - quelle delle nostre città. E chi saranno le sue vittime (in senso metaforico, ovviamente), se non gli scooter che tra le ZTL e la prossima fine delle risorse petrolifere mondiali avranno vita dura già da sé?
Per questo, nascondendo questi progetti avveniristici dietro i cartelloni pubblicitari delle superbike ciuccia-benzina, molti grandi marchi di moto (di ogni genere) si sono accodati ai grandi delle bici e alla miriade di aziende indipendenti sulla via dello sviluppo di e-bikes.
Giusto per citare qualche nome di un certo peso, alla fiera grande spazio occupavano gli stand Kawasaki e KTM, ma sul mercato delle Power Assists Bicicles hanno già fatto la loro comparsa Yamaha, Ducati e anche Honda, seppur quest'ultima ancora solo in collaborazione con un marchio indipendente. E pensare che alla fiera erano presenti le ebikes marchiate Jeep e Maserati!
Ma c'è anche chi potendo ha deciso di rinunciare del tutto ai combustibili fossili, come la storica Garelli di Milano che si è rilanciata con una nuova linea di scooter urbani 100% elettrici che, seppur costando un po' di più, possono perfettamente competere con i motorini guidabili sotto i 18 anni.
Cosa si può dire... speriamo di vedere a breve qualche pubblicità di ebike in Tv, ma intanto una rapida e silenziosa rivoluzione sta andando avanti. Anche se la visione del protagonista de La macchina del tempo, di un 2100 senza macchine e con solo biciclette, pare (ancora) un'utopia...
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