La nuova opera di Kishimoto: Samurai 8


Il maestro Masashi Kishimoto è tornato

Concluso Naruto nel novembre del 2014, il sensei aveva annunciato che dopo un periodo di pausa, durante il quale ha anche supervisionato il lavoro di Boruto, avrebbe realizzato un nuovo lavoro, questa volta di genere fantascientifico. Ed ecco arrivato l’esordio su Weekly Shonen Jump della nuova opera inventata e scritta da Kishimoto e disegnata da Akira Okubo: “Samurai 8: Il racconto di Hachimaru”. Nel nuovo manga il padre di Naruto ha dato spazio alle proprie passioni: l’amore per la cultura giapponese combinata alla predilezione per la tecnologia e la fantascienza. “Samurai 8” si distingue anche perché è la prima serializzazione di Shonen Jump, dopo la pausa della Golden Week, nell’ “Era Reiwa”, iniziata lo scorso 1° maggio con l’ascesa al trono del 126° Imperatore del Giappone: Naruhito, figlio dell’ex sovrano Akihito, con cui finisce, perciò, l’era Heisei. 


Il primo capitolo, di ben 72 pagine, proprio come i volumi di tutto Naruto, è un mix di emozioni, creature fantastiche e disegni incredibili. Il duello ad un ronin, come in Naruto fu un ninja traditore e il fatto che il protagonista abbia dentro di se un qualcosa di importante sono gli unici elementi di comunanza che ho notato tra le due opere di Kishimoto. La nuova avventura che ci ha presentato tiene molto di più all’emotività, alle difficoltà fisiche e al rapporto con i propri genitori (anche se ad opera completa di emozioni Naruto ne ha regalate parecchie), con grafiche pazzesche e paesaggi ammirevoli. Insomma, una storia da gustare senza ulteriori spoiler.