Molto probabilmente vi sarà capitato o vi capiterà di andare in vacanza sulle Alpi o nei Pirenei.
Oggi vorrei raccontarvi una storia diversa, che in pochi conoscono.
Si narra che, tempo fa, un uomo intravvide un animale insolito e bizzarro tra le montagne, che assomigliava a tutti gli effetti a un camoscio, ma che vantava una particolarità: la lunghezza delle gambe era asimmetrica.
Il dahu destrogiro ha le due zampe di destra più corte, e può quindi camminare solo in senso orario, mentre il levogiro, ha le zampe di sinistra più corte e cammina in senso antiorario.
Secondo altre tradizioni, le zampe più corte sarebbero quelle anteriori, per favorire la salita.
I figli dei dahu destrogiri sarebbero stati inevitabilmente sinistrogiri e viceversa ed è per questo motivo che una volta lasciato il marsupio materno i piccoli, secondo la leggenda, si sarebbero avviati dal lato opposto della madre, molti in quel momento sarebbero andati per la loro strada mentre altri non sentendosi pronti ad avventurarsi nel mondo esterno si sarebbero girati per cercare di tornare dalla genitrice ma avrebbero finito inevitabilmente col cadere a valle.
Era comunque riconosciuto che il Dahu si sarebbe riprodotto deponendo uova, caratteristica che tra i mammiferi si riscontra, in realtà, solo tra alcune specie di monotremi australiani.
Secondo il mito, è risaputo che i dahu non avrebbero avuto distinzioni sessuali tra maschi e femmine ed è per questo motivo che spesso coppie di dahu appartenuti allo stesso sesso dopo anni di coppia fissa avrebbero cercato di avere cuccioli ma purtroppo invano (alcuni credono che ciò avrebbe portato alla loro estinzione).
La dieta alimentare dei dahu, narra la credenza, sarebbe stata costituita principalmente da vegetali vari con una predilezione per le bacche di ginepro tipiche delle zone alpine.
La tradizione narra dell'esistenza di un sistema molto facile ed efficace per catturarlo: si sarebbe dovuto sorprenderlo alle spalle e urlare ad alta voce "DAHU", e quindi l'animale, molto curioso di sua natura, si sarebbe girato per vedere chi lo aveva chiamato e - trovandosi improvvisamente con le zampe più corte sul lato a valle - sarebbe caduto. Pare, secondo alcuni, che la cattura del Dahu avrebbe dato i migliori frutti se fatta di notte, in compagnia di una ragazza.
Si narra che il Dahu si sarebbe estinto anche perché, con l'avvento del turismo di massa, sempre più spesso l'animale, incontrando l'uomo, si sarebbe girato, per paura o curiosità, precipitando così a valle e morendo.
Nel 2010, tracce del Dahu si sarebbero manifestate nelle prealpi biellesi, in particolare in Valle Sessera, con avvistamenti che hanno risvegliato nuovamente l'interesse verso questo animale della popolazione locale.
Ora, la domanda che ci poniamo è: è possibile che il dahu sia esistito e che si sia estinto? E che alcune persone l'abbiano avvistato e fotografato?
Sorvolando un attimo la questione dell'esistenza del dahu, ci concentriamo un attimo sulla questione dell'estinzione.
Assumendo come parametro di valutazione la teoria del "rasoio di Occam", che prevede che tra una serie di ipotesi o teorie la più semplice sia l'unica in grado di spiegare i fatti in maniera completa, e dunque esatta, capite bene che la faccenda dell'estinzione crolla.
È un miscuglio di differenti idee all'interno di una sola, il che complica la situazione, e che rende il principio del "rasoio di Occam" inattuabile, così come per il problema dell'esistenza dell'animale stesso, che avrebbe come condizione la rivisitazione di tutto il sapere zoologico accumulato fino ad oggi.
Riguardo agli avvistamenti e alle fotografie la situazione è molto controversa. Partendo dal presupposto che è molto facile confondere il camoscio e altri animali con il dahu, (scriverò un articolo a parte sugli animali mitologici che alcune persone dicono di aver avvistato, ma che ad un'analisi attenta risultano esemplari comuni) e anche il modo bizzarro di alcuni animali di arrampicarsi per i pendii che ricorda quello del dahu, si capisce bene che, la memoria si può facilmente sbagliare, soprattutto se i testimoni sono più di uno (Qui un video tratto da Superquark).
Per quanto riguarda le fotografie, molte si sono rivelate ad una attenta analisi false o ritoccate.
E i montanari che dicevano di vendere autentiche uova di dahu?
In realtà si trattava solo di un buisness che coinvolgeva i turisti più ingenui.
Inoltre, è bene notare che negli ultimi anni sono cresciuti gli avvistamenti, forse causati dalla soggezione.
Per capirci è come entrare in una casa che i tuoi amici ti dicono essere infestata dai fantasmi. È ovvio che percepirai anche il più piccolo scricchiolio come un fenomeno paranormale, anche se in realtà si tratta dei tuoi stessi passi sul pavimento.
Allo stesso modo la soggezione altera la testimonianza, rendendo il tutto più straordinario.
Dunque è esistito e esiste il dahu? Per ora non mi è possibile dare una risposta certa, se non per quanto desunto tramite il "rasoio di Occam".
Ad ogni modo, il dahu, molto stimato e apprezzato dalla popolazione locale, è diventato un mito comune, e proprio per questa ragione auguro ad ognuno di voi di poter incontrare in futuro uno di questi bizzarri esemplari.