La modernità in ogni arte va compresa a partire dalle rivoluzioni. Quali sono le grandi rivoluzioni della modernità?
Da una parte abbiamo la rivoluzione tecnologica, dall'altra la più grande rivoluzione dell'ultimo ventennio: l'attentato alle Torri Gemelle. È stata una rivoluzione negativa, perché è stata sicuramente tragica, ma ha cambiato le sorti dell'intero millennio ed il modo di guardare l'arte. Chi è nato prima della caduta delle Torri Gemelle ha respirato il clima delle due guerre. Noi nativi di oggi siamo nell'epoca delle Torri Gemelle. L'arte, che vede due guerre e le Torri Gemelle, non può essere la stessa di prima. Deve per forza cambiare. È per questo che noi nativi digitali ci troviamo in sintonia con la musica moderna. Siamo nati nell'epoca delle Torri Gemelle. La Musica ha dunque avvertito la necessità di mostrare tutta la sua novità, dal momento che è stato un evento tragico, ma che ha cambiato le sorti di tutte le arti: dalla musica alla letteratura, dalla pittura all'architettura.
Un evento tragico ha portato nuova vita. Nonostante la morte di centinaia di persone, l'arte è rinata.
Molte volte le persone deridono l'arte contemporanea, che viene declassata come brutta e incomprensibile. In realtà il presupposto è proprio questo: pensarla in base alle grandi tragedie umane. L'opera d'arte è figlia del suo tempo. Un dipinto di trecento anni fa, dove accadevano determinati eventi storici, non può essere lo stesso di oggi. L'opera d'arte si situa nel tempo ma è destinata all'eternità. Diceva il pianista e direttore d'orchestra Daniel Baremboim:
"Ogni opera d'arte ha due facce: la prima, rivolta verso il presente, verso la contemporaneità; la seconda, rivolta verso il futuro, verso l'eternità."L'opera d'arte ha delle profonde radici nel passato, ovvero nella tradizione, dunque nel presente e nel futuro, perché nel futuro sarà immortale.
Coloro che vedendo i tagli nelle tele dicono: "Questa è arte?", si sono fatti in realtà abbindolare dalla provocazione. Può l'arte dopo due guerre e la caduta delle Torri Gemelle essere la stessa?
Ed è così che arrivano Picasso con Guernica, Fontana con i tagli nelle tele, Manzoni con la Merde d'artiste.
All'inizio del Novecento l'arte mostra tutta la sua novità. Perché all'inizio del 1900? Perché tutte le grandi rivoluzioni nella storia dell'arte e dell'umanità si situano solitamente nei primi 10-15 anni del secolo.
È come se, condizionato dal concetto di secolo, l'artista debba mostrare cosa la storia dell'arte ha di nuovo.
In apertura di secolo l'artista ha il dovere di creare qualcosa che cambia tutto ciò che c'è stato prima.
Vale per Giotto, nei primi anni del 1300, per il 1400 con Brunelleschi, per il 1500 con Michelangelo e Giorgione, per il 1600 con Caravaggio, per il 1700 con Tiepolo, per il 1800 con tutti i grandi pittori di paesaggi inglesi, vale per il 1900, che è l'esplosione stessa del concetto di secolo, e vale per le Torri Gemelle.
Con l'evento tragico, in apertura di millennio, dell'11 settembre del 2001, la storia dell'umanità ha mostrato tutta la sua novità, ed è diventato uno spettacolo.
Durante la caduta delle Torri Gemelle, chi c'era (io sono nato un anno dopo), è stato davanti alla televisione per ore a guardare quello sceneggiato macabro, dal momento che la televisione ha spettacolarizzato il tutto.
Da quel momento la tragedia è diventata spettacolo.
Chiariamo che non voglio trovare scuse per nessuno. I gesti delle persone di cui sto per parlare sono e rimangono deplorevoli.
Se perdonare è impossibile, comprendere è necessario.
Una volta mi è capitato di vedere sul giornale: "ragazzo muore in strada, il suo amico lo filma e condivide il video su Facebook."
E ci chiediamo pure il perché?
Il presupposto sono proprio le due rivoluzioni della contemporaneità: la rivoluzione tecnologica, con la quale si è sviluppata la fotografia, e la caduta delle Torri Gemelle, massima spettacolarizzazione del dolore e quindi primo avvenimento tragico reso spettacolo dall'avvento del digitale.
Noi, purtroppo, siamo in quest'epoca qua.